Sillustani, Perù

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Sillustani

incontro con gli antenati indios

Sillustani, un luogo di bellezza ascetica sulle rive del lago Umayo, ne è complice, ancora una volta, la natura. L’altezza è sempre quella vertiginosa dei 3824 m, che rende i colori intensi e disperati;

piccole mandrie di alpaca bianche e lanose, girano indisturbate tra le pozze d’acqua sulla riva del lago e non si lasciano avvicinare. Tra viste struggenti, si alzano costruzioni di torri gigantesche molto simili a nuraghi, quasi tutte diroccate dai tombaroli a caccia di oggetti preziosi. Gli studiosi pensano che fossero tombe di nobili o di re colla-aymarà, predecessori degli incas. Le chullpas, le torri, quadrangolari o circolari erano le case delle anime eaforiami peru sillustani conservavano all’interno le mummie. Gli ingressi sono rivolti ad est, verso il sole. I colla-aymarà osservavano il culto dei morti e pensavano che ogni giorno il sole nascesse rigenerato dalla Madre Terra. A Sillustani si va verso il tramonto, l’aria è fredda, l’atmosfera è incredibilmente diafana. In uno spiazzo ci sono pietre conficcate in cerchio, gli indios si mettono in contatto con gli antenati, cosa che cercano di far fare anche a noi, in una “seduta” iniziatica. Ci s’accovaccia in tondo tendendo le mani al centro e ci s’immerge nei propri pensieri, presi da un magnetismo irreale. Lentamente la luce si spegne nel cielo e il paesaggio si carica di ombre scure, mentre gli stagni si riempiono di riflessi giallo arancio; i lama e le alpaca immersi negli stagni strappano la fresca erba. Niente fa immaginare la presenza di vita umana, ma solo animale, invece all’improvviso un enorme bucato steso all’aria ci riporta a noi poveri esseri umani; e l’esoterismo diventa turismo.

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